
Ieri in sala prove, dopo che tutti erano andati via, io e Maurizio volevamo fare un pò di sesso mediamente accattivante.
Purtroppo ecco che squilla (ci) il suo telefono, e lui risponde con un trafelatissimo "pronto".
Dall'altro capo del telefono c'era Franco Battiato, famoso negli anni '70 per parlare di formule algebriche nei suoi brani, poi vendutosi al mainstream e di seguito alla Bandai per la realizzazione di una serie di videogiochi sulla sua vita, Legends of Battiato Tournament 08.
"Mi piacerebbe tanto entrare a far parte della vostra band." - dice col suo tono sicuro.
"Tranguillo!" gli facciamo noi, e mentre stava per rispondere qualcosa ecco che gli abbattiamo la chiamata.
Rinunciamo allora al sesso e ci produciamo spontaneamente in una canzone che immortala la vita artistica del tale Battiato, Dervisci A Fanculo (titolo provvisorio).
Giudicate voi...
Passavo un giorno
davanti ad un diocleziano
Erano giorni
in cui cacavo spesso
col mio maestro
Vorascic Ramdottir
E una scritta
Mi condusse al mio nirvana
A chi n'jie piac
lu chiet la cocc e lu vin
s' puzza murì
duman a matin
Io stupefatto
invocai idiomeneo
e seo per seo
fece trentaseo
E ho sentito
la mia fine dritta in culo
Oltre che astemio
io sono un gran finocchio
e quando un giorno
discutemmo del calcio
ne presi uno
dritto sui denti
Giornali porno
come in Mesopotamia
quando nei templi ci nascondevamo
per spiare
i cani che trombavano
Ahi la lussuria
del vile Arakmanès
E fui scoperto
condotto al mio maestro
che rammentò
di Osiris le sditalate
L'antica gloria
dei monaci onanisti
tra le galassie
i videopoker zozzi
Fu da quel giorno
che annusai la topa
ricordo ancora
quando il maestro disse
lo disse Socrate lo
confermò Platone
L'ultima goccia
rimane sul pantalone
davanti ad un diocleziano
Erano giorni
in cui cacavo spesso
col mio maestro
Vorascic Ramdottir
E una scritta
Mi condusse al mio nirvana
A chi n'jie piac
lu chiet la cocc e lu vin
s' puzza murì
duman a matin
Io stupefatto
invocai idiomeneo
e seo per seo
fece trentaseo
E ho sentito
la mia fine dritta in culo
Oltre che astemio
io sono un gran finocchio
e quando un giorno
discutemmo del calcio
ne presi uno
dritto sui denti
Giornali porno
come in Mesopotamia
quando nei templi ci nascondevamo
per spiare
i cani che trombavano
Ahi la lussuria
del vile Arakmanès
E fui scoperto
condotto al mio maestro
che rammentò
di Osiris le sditalate
L'antica gloria
dei monaci onanisti
tra le galassie
i videopoker zozzi
Fu da quel giorno
che annusai la topa
ricordo ancora
quando il maestro disse
lo disse Socrate lo
confermò Platone
L'ultima goccia
rimane sul pantalone
chi glielo dice ad alice che sta bassa nel sociale? ora col cazzo che canterà più "i treni di tozeur"...
RispondiElimina(cantato)
RispondiElimina"le canne stilografiche/con il filtro blu/il fumo col rasoio elettrico/non lo taglio più-u-u-u----"
Gli ultimi quattro versi sono geniali.
RispondiEliminaIl reso insomma.
Io direi esattamente il contrario!
RispondiEliminaho sbagliato, mi sa che osiris è maschio. quindi si deve correggere con "iside"
RispondiEliminaChe vergogna... povero maestro!
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